Come ho avuto gia modo di scrivere su FB, riporto anche qui il mio pensiero dopo MAntova Comics (la nostra prima volta): In pratica quello che rimane di Mantova Comics è solo una marea di commenti di cosplayers, sparsi tra i vari siti/blog/social net.. Non leggo altro. Questo è quello che sono diventate le fiere, un appuntamento x ragazzini in costume. A sto punto che ci siano 1000 persone o 10000 non fa molta differenza, se vendi fumetti. Se vendi gadget e chincaglieria varia magari le cose sono diverse... Sarò catastrofico io, ma in questi anni all'aumentare del numero dei cosplayers si è visto sempre + diminuire l'incasso. Che ci sia un nesso tra le 2 cose? Ah, x i + maliziosi, a scanso di equivoci, noi come Absoluteblack abbiamo retto, lavorando poco (come+o- tutti nell'area fumetti) ma ci abbiamo tirato fuori le gambe. E ci è pure scappato un panino con la salamella domenica sera
Aggiunto, in onore al ns forum, che sia Bianca #4 che Miki#2 hanno avuto una buona accoglienza.
La cosa che mi mette un po tristezza, ed anche un pelino di rabbia, è che in alcuni momenti di sabato ci sono stati fino a 4 disegnatori contemporaneamente, stretti nel piccolo stand 2x3 angolare (lo sottolineo xchè eravamo disposti/"aperti" su 2 lati, quindi visibilità molto buona), ma x le persone che passavano questo non era motivo di richiamo (di solito è l'opposto!). Cioè, avere gente come Samanta Leone, che col tratto manga non ha da invidiare nulla a nessuno, i ragazzi del Mantis Studio (che hanno passato l'esame con C.B. Celbusky/editor Marvel e preso i complimenti di MM Lupoi), Dario Viotti e Gabriele C.C. che incanta sempre la folla a Lucca comics coi suoi pennelli/acquarello, sembrava quasi fosse inutile!
Questo mi dispiace in primis x gli autori, che non hanno il giusto riconoscimento nonostante siano sempre disponibili e gentili con tutti al di la delle ore passate chini a disegnare. Secondo, mi rammarica a me personalmente che mi sbatto x reggere la baracca e ci metto i soldi (sempre meno, ahimè) e faccio/facciamo fatica a andare oltre le semplici spese. Così non si va avanti, se anche l'onore è perduto