Mi unisco al tuo stupore, Haugtussa, per il black metal panico dei Wolves In The Throne Room: pur essendo una band totalmente black, i Wolves trascendono.
Ecco qualche ascolto esemplare di oggi:
THE CURE "Wish"
Difficile riascoltare con disincanto un disco al quale hai appiccicato così tanti ricordi: oggi ho rispolverato il vecchio "Wish", l'ultimo disco davvero degno di nota dei Cure (non un disco solista di Mr. Smith sotto mentite spoglie). Lo stesso anno (1992) comprai anche la cassettina di "Forest Of Equilibrium" dei Cathedral... Due dischi che ancora oggi la dicono lunga sui miei gusti musicali!!
Comunque, sempre poco meno che stupende "Open", "High", "From The Edge Of The Deep Green Sea", "A Letter To Elise" (ma non solo!), perse tra ricordi darkwave, psichedelia e ruffianerie tipiche dei migliori Cure. Hanno fatto scuola le linee di basso di Simon Gallup... Ad esempio poprio ai citatissimi Amesoeurs!!
ALICE IN CHAINS "Alice In Chains"
Ultimo disco inciso dalla formazione originale degli Alice In Chains, e anche il più cattivo, drogato e grottesco. Vero e proprio testamento della strisciante paranoia di Layne Staley, un delirio di incubi vittoriani virati in acido, viziosi richiami al folk americano e tremendi riffs di chitarra al limite dello sludge. La pietra tombale del fu "suono di Seattle"... E anche di Staley.
STRIBORG "Southwest Passage"
Secondo disco 2009 di Striborg (per chi non è familiare con la figura del Maestro Sin-Nanna, sappiate che egli produce, in perfetta solitudine, almeno due dischi all'anno), diciamo quello autunnale. E che disco questo Passaggio a Sudovest!! Mentre gli artworks striborghiani sono passati dal bianco e nero al colore senza per questo risultare meno spettrali, la musica ha subito lo stesso processo passando dal furioso caos degli esordi al dettagliato minimalismo di oggi. Non un solo brano da scartare su "Southwest Passage": black metal spettrale, grezzo e gelido perso nelle foreste, ingigantito dalla mostruosa coscienza ritmico/ambientale di Sin-Nanna. Chiude l'album uno strumentale ("Requiem For a Lonely Ghost") per organo, chitarra classica e violino da brividi!
Per Haugtussa: grazie anche per il preziosissimo "Moloch"!! Attendo impaziente il resto...